Lacoste cambia logo: marketing e storytelling verso la via etica
[Non vedevo l’ora di scrivere il mio poema]
[ATTENZIONE post lungo]
Anatra o coniglio?
Marketing o etica?
Giudizio o analisi?
Questo gruppo nasce per mettere a confronto le idee ed è ormai un dato di fatto.
“Nulla si giudica, ma tutto si analizza” (semicit.)
Sotto la lente dell’analisi e con occhio critico, osserviamo un errore frequente del nostro cervello (che non è multitasking, ma stabilisce delle priorità per trovare la via più efficace alla soluzione dei problemi).
“Siamo fatti così” (cit.)
Nello scegliere la via più efficace, se siamo posti di fronte a 2 scelte, tenderemo a scegliere A o B.
[Su questa conformazione si fondano le illusioni ottiche, possiamo vedere una o l’altra figura, ma non entrambe nello stesso momento, eppure nella realtà coesistono.]
Il mondo però è pieno di sfaccettature, esiste anche AB (0, RH positivo e negativo 😏).
Dunque bellissima la definizione di Patrizia: “Marketing responsabile”.
Infatti, sarebbe da ingenui pensare alla sola etica morale come reale movente del progetto.
Il marketing spesso però viene etichettato nella nostra mente come qualcosa di “irresponsabile”, in questo caso è quasi l’antagonista dell’etica, e a volte lo è, lo odiamo. Perché?
Perché chi lo studia pretende di conoscerci e scatta in noi un meccanismo di rifiuto. Più che giusto, ed è un meccanismo di difesa che ci protegge dalle manipolazioni mentali.
Il marketing però è anche analisi, del mercato, del contesto e del target di riferimento. Grazie all’analisi si recepiscono i segnali di un mondo che cambia, sempre.
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto cambia” (vera cit.)
Il mondo cambia sempre, non oggi più che mai. Per questo bisogna essere SEMPRE pronti a raccogliere gli stimoli che provengono dal mercato/contesto/target di riferimento.
Prima di arrivare a questa scelta Lacoste, ha analizzato che il suo target ha, prevalentemente, ma non solamente, interesse a salvare le specie in estinzione. Ha calcato la mano su questo aspetto, oggi, domani potrebbe farlo sull’etica produttiva.
Nulla segue una sola strada e una nuova sensibilità etica prende forma, alla quale il marketing sta dando voce.
Lo storytelling non è altro che un racconto che mette in risalto i valori aziendali, da condividere. Questi poi, sono in grado di attirare nuovi clienti o consolidare il rapporto di fiducia con i vecchi.
Il marketing che parla di vendita, di clienti, non deve assumere una posizione di antagonismo, ma di co-protagonismo, per il semplice fatto che il lavoro delle persone merita di essere dignitosamente ed economicamente riconosciuto, proprio come l’etica morale applicata sulle specie in estinzione.
Questo è quello che avviene in un mondo in cui il commercio si basa sullo scambio e non sull’autoproduzione fine a se stessa.
Perché?
Perché siamo esseri sociali e per CRESCERE abbiamo bisogno di stimoli, che provengono solo dal confronto.
LOVE YOU :*
In riferimento a:
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